TERAPIA SENSIMOTORIA

Si riferisce al lavoro sulla parte somatica, con l’idea che corpo e mente sono totalmente intrecciati e, quindi, vengono enfatizzate le sensazioni fisiche e psicologiche e le risposte emotive.

La persona impara ad usare il movimento e le sensazioni corporee, lavorando sulla consapevolezza corporea, sulla respirazione, sulla postura, sulla capacità di autocontenimento, sulla calma, e creando sani confini con l’ambiente circostante, spesso vissuto come invasivo e pericoloso.

La terapia aiuta la persona a diventare curiosa e interessata a come le risposte corporee del passato siano ancora nel loro presente e come possono cambiare queste risposte per un funzionamento più flessibile, adattivo e lungimirante.

Allo stesso modo, aiuta a scoprire comportamenti e abitudini inconsce, sia fisiche che psicologiche, per elaborare i ricordi, che a volte continuano, sotto forma di incubi, con intense emozioni di paura, vergogna e rabbia, causando una perdita di iniziativa ed energia. Con la consapevolezza si può mantenere uno stato di sicurezza psicofisiologica, una dimensione ottimale per poter affrontare diversamente i ricordi post-traumatici al fine di promuovere l’autostima e le proprie capacità.

MINDFULNESS

È la meditazione cosciente dell’esperienza personale nel presente. Invita la persona ad osservare la propria esperienza con curiosità, con un atteggiamento aperto e non giudicante. È un profondo rilassamento in piena coscienza, rafforza l’attenzione e dona una maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti della vita.

La Mindfulness aiuta a ridurre lo stress della vita quotidiana, conciliando lavoro, famiglia e interessi personali; affronta separazioni, trasferimenti, licenziamenti, cambi di lavoro, infortuni, pandemie. Supporta il trattamento dei disturbi psicologici e il trattamento dei disturbi organici come: oncologia, psoriasi e fibromialgia e sviluppa il benessere migliorando i processi riflessivi.

Permette di affrontare la sofferenza, di comprenderla, di porvi attenzione a contatto con il disagio, di sviluppare disponibilità e accettazione. Ci permette di riconoscere che ogni persona ha bisogno di gentilezza e affetto verso se stessa, coraggio, fermezza e assertività. Permette di imparare a rompere gli schemi di pensiero negativi, che sono abitudini cognitive automatiche e di routine, motivate dal tentativo di evitare l’ansia.

Non si tratta solo di ridurre i sintomi, ma anche di sviluppare i punti di forza e reagire in modo diverso.

Questa pratica di meditazione consapevole si basa su: non giudicare se stessi, essere pazienti, avere fiducia in se stessi, non cercare risultati e accettare le cose così come sono senza volerle cambiare. Con la sua pratica si sviluppa uno stile di vita, uno stato dell’essere.

TRAINING AUTOGENO

È una tecnica di rilassamento, con una serie di esercizi di concentrazione che si concentrano su diverse zone del corpo, per ottenere uno stato generale di rilassamento sia fisico che mentale.

L’allenamento e la ripetizione costante degli esercizi è necessario per ottenere risposte sempre più consolidate di rilassamento, tranquillità e benessere psicofisico, che nel tempo si riprodurranno automaticamente e spontaneamente.

Il training autogeno cerca di arrestare la reattività dell’individuo, regolarla, normalizzarla, favorire il recupero delle risorse energetiche e psicofisiche.

Viene utilizzato soprattutto con lo stress e con intensi stati emotivi che possono provocare alterazioni nell’organismo come: mal di testa, gastrite, colon irritabile, ecc., produce un’azione che va in direzione opposta agli effetti dello stress, producendo un profondo stato di calma e tranquillità che colpisce non solo il corpo ma anche la sfera emotiva.

Il training autogeno aiuta la persona ad aumentare l’ascolto, a prestare attenzione alla percezione del dolore e quindi a farsi sentire con minore intensità, a controllare le proprie funzioni organiche, favorendo così una maggiore introspezione e conoscenza di sé, donando calma e tranquillità allo stesso tempo.